THE OPERA SHOW presenta una veintena de las mejores arias de la historia de la ópera, interpretadas por consumados cantantes, y una ecléctica puesta en escena, que bebe tanto de la estética barroca como de la MTV. Éstos son algunos de los secretos del montaje THE OPERA SHOW, que podrá verse en el Teatre Victoria de Barcelona del 17 de marzo al 4 de abril de 2010. El teatro del Paral.lel acogerá esta exuberante y original producción que acaba de cerrar su temporada en Reino Unido con lleno absoluto y excelentes críticas. "Consumadamente hermoso", escribió recientemente The Stage, y The Daily Express lo consideró "totalmente fascinante" y "tremendamente brillante".
THE OPERA SHOW recorre la historia de la ópera a través de sus obras maestras, organizadas en tres actos, cada uno con su propia personalidad visual y musical. Las piezas se presentan fuera de su contexto narrativo, e hilvanadas en alegorías visuales que dan unidad a cada uno de los actos. Nessun Dorma, La Donna E Mobile, Habanera, O Sole Mio, así como otros clásicos de Puccini, Verdi, Rossini y Mozart, conforman su completo repertorio del Barroco a la electrónica futurista, pasando por la posguerra española. Con 4 cantantes, 5 bailarines y 8 músicos, una coreografía deslumbrante y un espectacular vestuario, el montaje conquista a expertos y profanos.
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TEATRO VICTORIA
Paral.lel, 67-69
Barcelona
The Opera Show se traslada por primera vez a Italia, al Teatro degli Arcimboldi de Milán del 20 al 25 de Abril.
THE OPERA SHOW è il vaudeville del 21esimo secolo, uno spettacolo completamente nuovo, audace e sublime che vince la sfida impervia di inserire la straordinaria eredità operistica in un paesaggio assolutamente attuale, contemporaneo.
Il primo atto si apre nel fasto di un antico palazzo italiano popolato di aristocratici e servitori. L’impatto visuale, la ricchezza delle scene e dei costumi, il colore vocale delle esecuzioni, tutto allude all’origine barocca dell’opera. Nel palazzo italiano il passato e il presente si incontrano e gli stili musicali coesistono definendo nuove armonie: ritroviamo Haendel e Purcell, Rossini e Mozart, Lascia che io pianga insieme ad arie tratte dal Flauto magico e dal Barbiere di Siviglia. Il palcoscenico si riempie di musica e di luci, in un crescendo che culmina nell’esecuzione di O’ Sole Mio che chiude l’atto e annuncia la nuova era.
La musica romantica di un balletto sulle punte apre il secondo atto. Siamo negli Anni ’40. Gli spettatori non hanno più di fronte a sé il palcoscenico, ma anche uno studio di registrazione. La scena si svolge su due piani, assistiamo in parallelo alla storia di una compagnia di canto italiana che si prepara a registrare arie d’opera e alle vicende di una famiglia spagnola che ascolta i dischi da un grammofono. La musica sconvolgerà le storie degli uni e degli altri, in una serie di quadri divertentissimi sulle note di Verdi e di Puccini passando per Bizet.
E si arriva al terzo atto, il futuro entra in scena. Effetti speciali, tecnologia, musica digitale. Bach, Beethoven, Mozart, Dvorak, Puccini finiscono nell’ingranaggio della musica elettronica; compare la stella del rock nel firmamento dell’opera. Qui tutto può succedere, che una ballerina sulle punte danzi la Toccata e fuga di Bach mentre una chitarra elettrica accompagna un soprano nella più rock Regina della Notte che mai si sia ascoltata.
www.theoperashow.com
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